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Cicerone ritorna a Formia 

 

 

1° - 3 febbraio 49: Cicerone a Formia: Att. VII, 17, 5. 18, 1. 

 

Cf. STERNKOPF 1884, n. 66; SCHMIDT 1893, 126-127; NEUBAUER 1909, 220; DG 6, 354. 607. 619. 630; GROEBE 1948b, 1332; HANSLIK 1948, 1282; WEINSTOCK 1948, 712-713; SB Att. 4, 429-430; GELZER 1969, 249; STOCKTON 257; SB 1971, 158; KP 5, 999; CUPAIUOLO 1989, 22-23; 26-27; MARINONE a. 49 A.

 

 

-2 febbraio: Chiamate da Cicerone, Tullia, Terenzia e forse Pomponia arrivano al Formianum

 

 

-Cicerone intende rimandare la moglie a Roma per mettere ordine in questioni economiche con l’aiuto di Filotimo e di Attico, che la attende per il 13 febbraio, ma il precipitare della situazione spinge Cicerone a non farla partire: Att. VII, 22, 2. 23, 2.

 

 

-Il figlio Marco ed il nipote Quinto riprendono a studiare in campagna, inizialmente sotto la guida di Cicerone stesso e presto di M. Pomponio Dionisio, che all’inizio della guerra civile non aveva voluto seguire Cicerone: Att. VIII, 4, 1. 5, 1.

 

 

-2 febbraio: Cicerone informa Attico che C. Trebazio Testa il 22 gennaio ha ricevuto da Cesare l’incarico di invitare Cicerone a rientrare a Roma: Att. VII, 17, 3; PLUT. Cic. 37, 4. 

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STOCKTON 257: Marzo.