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Anekdota* - Anekdotos liber*  

 

 

Anno indeterminato (prima dell’anno 44

 

Una specie di diario segreto di contenuto polemico e non destinato alla pubblicazione, riservato alla lettura dell’amico Attico; ne restano solo testimonianze: Att. II, 6, 2; XIV, 17, 6.

 

Cf. SCHWARTZ, 1897, 558-559; SCHMIDT 1901, 627; TP 1, 16. 286-287; MEYER 1922, 33; 124 n. 1; SH 1, 533; HÄFNER 1928, 68-79; DE BENEDETTI 1929, 559-560; DG 5, 605; 6, 311-313; STRASBURGER 1938, 39; 121; BARDON 1952, 202, 4, 1; BÜCHNER 1964, 521 (=RE 1267-1268); SB Att. 1, 364; GELZER 1969, 126; KUMANIECKI 1972, 269; RAWSON 1973, 338 n. 6; MARSHALL 1974, 806-807; GARBARINO (CSC), 25-27; MARSHALL 1985, 44; MITCHELL 2, 121 n. 69. 303 n. 32; MARINONE a. indet. B20; RASCHIERI 2008, 56-57.

 

 

Testimonianze 

 

-Att. II, 6, 2: Nell’anno 59 Cicerone da Anzio informa Attico di aver posto mano ad un’opera politica di carattere polemico: Itaque ‡n™kdota a nobis, quae tibi uni legamus, Theopompio genere aut etiam asperiore multo pangentur.

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Nel medesimo periodo si leggono altri accenni ad opere che Cicerone sta scrivendo per Attico e che vengono generalmente identificate con gli HAn™kdota , pur senza indicazione precisa del titolo: Att. II, 8, 1 (si quid [...] fuit historia dignum, scribe quam primum ne ignoremus); II, 12, 3 (quod me ut scribam aliquid hortaris, crescit mihi quidem materies [...] quae si statim a me ferre non potueris, primus habebis tamen et aliquamdiu solus).

 

-Att. XIV, 17, 6: Nell’anno 44 Cicerone informa Attico di non avere ancora terminato il liber ‡n™kdoton : Librum meum illum ‡n™kdoton nondum, ut volui, perpolivi. [...] Ego autem, credas mihi velim, minore periculo existimo contra illas nefarias partis vivo tyranno dici potuisse quam mortuo. Ille enim nescio quo pacto ferebat me quidem mirabiliter.

 

 

-RAWSON 1973, 338 n. 6: Anche Brut. 16 (...qui iacent in tenebris et ad quos omnis nobis aditus, qui paene solis patuit, obstructus est) può riferirsi al De legibus se non agli HAn™kdota

 

 

Anno 59 e anno 44

 

-MEYER 1922, 33; 124 n. 1; SH 1, 533; HÄFNER 1928, 68-79; DG, 5, 605; 6, 311-312; BÜCHNER RE, 1268; GELZER 1969, 126; MARSHALL 1974, 806-807; MITCHELL 2, 121 n. 69. 303 n. 32: Gli accenni agli HAn™kdota  contenuti nelle lettere dell’anno 59 e quelli al Liber ‡n™kdotov  dell’anno 44 si riferiscono alla medesima opera, che sarebbe stata iniziata ed interrotta prima dell’esilio, ripresa dopo la morte di Cesare e pubblicata forse postuma.

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SCHWARTZ 1897, 558-559: Opera composta nell’anno 44, dopo la morte di Cesare

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SCHWARTZ 1897, 558-559 (dubitativamente); MEYER 1922, 33; 124 n. 1; SH, 1, 533; HÄFNER 1928, 68-79; DE BENEDETTI 1929, 559-560; DG 6, 311-312; STRASBURGER 1938, 39; 121; GELZER 1969, 126; MARSHALL 1974, 806-807; MITCHELL 2, 121 n. 69. 303 n. 32: L’opera è pubblicata postuma con il titolo di De consiliis suis

 

-HÄFNER 1928, 79: L’opera è incominciata nell’anno 59, ripresa nel 57 dopo il ritorno dall’esilio. Dopo la morte di Cesare Cicerone intende fare una redazione finale, ma abbandona il progetto per paura delle reazioni politiche.

 

-GARBARINO (CSC), 25-27, seguita da MARINONE a. indet. B20: Si esprimono forti dubbi sull’identificazione delle testimonianze.

 

 

Librum quem rogas perpoliam et mittam (Att. XVI, 11, 3) 

 

HAn™kdota HAn™kdotov liber* e De consiliis suis 

 

 

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