Anno indeterminato
Catechismo di retorica in forma di domanda e risposta per il figlio Marco: Q.f. III, 3, 4; part. 1.
Edizioni: PIDERIT (T); WILKINS (OCT); BORNECQUE (BL); RACKHAM (L).
Cf. HARNECKER 1882, 610; MERCHANT 1890, 73; CURCIO 1900, 219; PETERSSON 370; SH 1, 463; HÄFNER 1928, 28; DG 6, 249-250. 629 n. 14; LAURAND 1935, 54; COLEMAN 1939, 214; HANSLIK 1948, 1281; RIPOSATI 1961, 253, 262-263; GILLELAND 1962, 29-32; GRILLI 1963; BÜCHNER 1964, 522; GELZER 1969, 3; STOCKTON 223; BROŻEK 1983, 11-19; GRIMAL 1984; MITCHELL 2, 277 n. 142; MARINONE a. indet. B19.
Datazioni
ANNO 54
-Le datazioni all’anno 54 si fondano su Q.f. III, 3, 4, interpretato come riferito al figlio e al nipote di Cicerone, per i quali Cicerone avrebbe scritto l’opera, non contento del loro maestro di retorica di quel periodo, Peonio. Ma in realtà ivi si accenna soltanto al nipote. L’epistola quindi non offre alcun altro appiglio per la datazione dell’opera, se non l’accenno si nobiscum eum [i.e. Quintum] rus aliquo eduxerimus, in hanc nostram rationem consuetudinemque inducemus, che è stato messo in rapporto con part. 1 (aliquando Roma exeundi potestas data est). Cfr. BORNECQUE (BL), XI-XIV; MARINONE a. indet. B18 n. 11.
-Le datazioni agli anni 46-44 si basano invece sul fatto che Cicerone in questo periodo si occupa di retorica. In special modo RIPOSATI 1961 individua notevoli particolarità proprie solo di Partitiones e Topica.
-CURCIO 1900, 219: Opera spuria, di poco posteriore a Cicerone, composta come un centone dalle opere retoriche maggiori. -BROŻEK 1983, 11-19: Le prime due parti sono terminate nel 54; la terza è completata molti anni dopo, in alcune parti dopo il 45 (individuando accenni all’Anticato di Cesare).
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